Il fuoco fatuo, noto anche come fuoco folletto o ignis fatuus (dal latino "fuoco fatuo"), è un debole bagliore luminescente che appare occasionalmente di notte, solitamente in paludi, acquitrini, cimiteri o zone paludose. Si tratta di un fenomeno atmosferico, non di un'entità soprannaturale, sebbene sia stato spesso associato a leggende e superstizioni.
Natura e Origine:
La spiegazione scientifica più accreditata per il fuoco fatuo è la luminescenza causata dall'ossidazione di gas, come il metano, la fosfina e il difosfano, prodotti dalla decomposizione della materia organica in ambienti anaerobici (privi di ossigeno). Questi gas si auto-infiammano a contatto con l'aria, producendo una fiamma debole e intermittente.
Aspetto:
I fuochi fatui sono descritti come luci tremolanti, di colore variabile (bianco, giallo, verde, bluastro o rossastro), che sembrano fluttuare nell'aria. Possono apparire singolarmente o in gruppi e la loro intensità luminosa è generalmente bassa. A volte possono scomparire e riapparire, creando un effetto illusorio di movimento.
Leggende e Superstizioni:
A causa della loro natura misteriosa, i fuochi fatui hanno dato origine a numerose leggende e superstizioni in diverse culture. Spesso venivano interpretati come spiriti erranti, anime di persone morte senza assoluzione, folletti dispettosi o guide ingannevoli che conducevano i viaggiatori fuori strada. In alcune culture, si credeva che indicassero tesori nascosti.
Spiegazioni Alternative (meno accreditate):
In Sintesi:
Il fuoco fatuo è un fenomeno naturale legato alla decomposizione anaerobica e all'ossidazione di gas infiammabili. Le spiegazioni soprannaturali sono frutto di interpretazioni popolari e superstizioni, derivanti dalla natura imprevedibile e dalla scarsa comprensione scientifica del fenomeno in passato.